Cos’è un trauma?
Trauma deriva dal greco τραῦμα. Significa ferita.
In psicologia un trauma è un turbamento dello stato psichico, prodotto da un evento di notevole carica emotiva (cit. vocabolario Treccani).
Esistono due categorie di traumi:
- Grandi traumi. Sono eventi trasversalmente riconosciuti come disturbanti. Sono caratterizzati da un’elevata percezione di pericolo. Ad esempio:
- Eventi che ci espongono alla morte di una persona.
- Eventi che ci espongono ad una minaccia per l’incolumità fisica nostra o altrui (ad esempio un incidente, violenze fisiche, guerra, pandemia, atti terroristici, disastri naturali come terremoto o tsunami…).
- Piccoli traumi. Sono eventi che vengono soggettivamente vissuti come disturbanti. La percezione di pericolo non è particolarmente intensa. Parliamo ad esempio esperienze di umiliazione, la vergogna per una brutta figura, la percezione di essere abbandonati, la violenza psicologica, il bullismo, metodi educativi estremamente rigidi utilizzati dai genitori o da insegnanti …

Gli esseri umani rispondono a queste due categorie con le medesime reazioni fisiologiche da stress.
Perché alcuni eventi traumatici ci segnano così tanto?
La mente dell’essere umano ha due tendenze contrapposte.
Da una parte tendiamo ad auto-risolvere ed integrare nella nostra esperienza psichica la maggior parte delle esperienze traumatiche (circa l’80%). Questo ci permette di poter “andare oltre” e continuare a vivere la nostra vita.
D’altra parte conserviamo un meccanismo per cui alcuni eventi traumatici rimangono “congelati” nella nostra memoria. Essi si ripresentano come ricordi traumatici accompagnati da disturbi specifici. Probabilmente questo meccanismo è rimasto perché evolutivamente utile. Ci ricorda infatti l’importanza di evitare in futuro situazioni rischiose come quella che ci ha provocato il trauma .
Perché soffro ancora per un trauma che un’altra persona ha già superato?

Non è strano che persone diverse metabolizzino in modo diverso il medesimo trauma. Il processo spontaneo può impiegare più o meno tempo. Il recupero può essere completo o parziale. I sintomi possono essere da lievi a molto invalidanti (come nel PTSD, Disturbo da Stress Post-Traumatico, o nell’instaurarsi di un funzionamento dissociativo).
Questo dipende da molti fattori:
- Dal tipo di trauma.
- Dall’esperienza di vita della singola persona e dalla sua personalità. Essi determinano infatti il “filtro” con cui ciascuno di noi vive gli eventi della vita.
- Dal contesto socio-culturale in cui vive la persona.
- Dall’aver ricevuto o meno un trattamento per il trauma subito.
Perché è importante il trattamento del ricordo traumatico?
È preferibile trattare il trauma precocemente. Si evitano così modifiche permanenti di alcune parti del cervello (in particolare amigdala e ippocampo). Questo renderebbe infatti più difficilmente reversibile la risoluzione completa di eventuali sintomi.
Trattare un trauma permette alla persona di:
- Integrare l’esperienza traumatica nella propria vita intrapsichica.
- Risolvere i sintomi legati al trauma.
- Approfondire la conoscenza di se stessi e dei propri meccanismi interni.
- Favorire la propria crescita personale.
Come trattare un trauma?
La migliore opzione per trattare un trauma è rivolgersi ad un professionista della salute mentale (medico o psicologo psicoterapeuta) regolarmente iscritto al proprio Albo Professionale.
La tecnica psicoterapica più efficace attualmente disponibile per trattare un trauma è l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). A seconda del caso, il terapeuta può proporre di associare all’EMDR altre tecniche, come l’ipnosi, e/o una terapia farmacologica appropriata.
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